HIV: cura sempre più vicina grazie alle cellule staminali
Il trattamento dell’Hiv con le cellule staminali potrebbe essere arrivato ad un punto di svolta. Infatti, uno studio pubblicato su Annal of Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori spagnoli dell’ospedale Gregorio Marañón di Madrid e dell’Istituto IrsiCaixa per la ricerca sull’Aids di Barcellonae, ha evidenziato che su 6 pazienti positivi ad Hiv e trattati con cellule staminali prelevate da midollo osseo e cordone ombelicale, 5 hanno perso ogni traccia del virus latente. Inoltre, a 7 anni dal trapianto, in uno dei pazienti non sono più presenti gli anticorpi specifici per il virus.
Il serbatoio latente dell’Hiv è formato da un gruppo di cellule infettate da Hiv che non producono il virus ma mantengono al loro interno il suo corredo genetico, garantendo così al virus la sopravvivenza nell’organismo ospitante a tempo indeterminato. Tuttavia, è ancora presto però per affermare che le cinque persone siano effettivamente guarite: prima dovrà essere interrotto il trattamento antiretrovirale e verificare che non ci sia un “ritorno”.
Tassello fondamentale della ricerca è stato anche lo statunitense Timothy Brown, noto anche come “il paziente di Berlino”, l’unica persona al mondo che è riuscita a guarire dall’Hiv. Brown è stato infettato dal virus nel 1995 ed è stato sottoposto a trattamento antiretrovirale fino al 2006, quando gli è stata diagnosticata una leucemia mieloide acuta e ha iniziato una nuova terapia. Il suo medico, l’oncologo tedesco Gero Huetter, ha incluso un trapianto di cellule staminali come parte del suo trattamento: il donatore era portatore di un gene ereditario raro – il CCR5 Delta 32 – che rende le cellule sanguigne quasi immuni all’Hiv. Brown ha smesso di prendere i farmaci per l’Hiv e oggi, 11 anni dopo, il virus non si trova più nel suo sangue.
I risultati di questo studio potrebbero aprire la strada a nuove strategie di cura dell’Hiv meno invasive, dal momento che il trapianto di cellule staminali è raccomandato esclusivamente in condizioni ematologiche potenzialmente letali.
Forse ti interessa anche:
- Giornata Mondiale della Salute: 3 trucchi per prevenire il diabete!
- Sconfiggo il cancro e torno: la storia di Stefano.
- Sei triste? Ecco 5 modi per essere più felici!