LibriAMO – “DORA, UN CASO CLINICO” di Lidia Yuknavitch

L’autrice: Lidia insegna scrittura creativa, cinema e women’s studies in Oregon, ma non sono queste le cose che è necessario dire di lei. Dobbiamo invece sottolineare come il grande Chuck Palahniuk si sia innamorato talmente di lei da scrivere la prefazione al suo libro. Io l’ho conosciuta incappando per caso, in un annoiato pomeriggio di agosto, nel suo TED talk intitolato “La bellezza di essere un disadattato”1.  Donna, forte, delicata. Insomma, fu amore a prima vista.

 

“Questo libro è per tutti gli adolescenti che sono stati trattati come se avessero qualcosa di sbagliato, mentre in realtà stavano aprendo un ingresso per noi. Questo l’ho scritto per voi. E avete ragione Il mondo degli adulti è un film di Fellini” – Lydia Yuknavitch

 

La storia: Questo non è il classico “Caso di Dora”2. Freud non è più l’eroe, il maestro dotato della suprema arte del raziocinio e dell’interpretazione; Dora, da parte sua, lascia i panni della vittima, della paziente, per diventare la vera protagonista della sua vita e, conseguentemente, del romanzo. Come in un documentario moderno, la Yuknavitch sottolinea tutto quello che normalmente siamo propensi ad ignorare: l’ipocrisia familiare, il vuoto di affetti che circonda gli adolescenti al giorno d’oggi, le persone sulle quali non avremmo mai scommesso. In un turbinio di passioni incomprese e relazioni inaspettate, la piccola Dora è determinata a gridare al mondo, pagina per pagina, che nessuno potrà mai giocare con lei, trattandola come una pedina di un perverso esperimento sociale.

A chi lo consiglierei: consiglio questo libro a tutti coloro che non hanno paura di se stessi, che non temono di affermare la propria verità personale. Consiglio questo libro a chi cerca un messaggio di luce in mezzo alle tenebre, a chi sente che la propria vita scorra, implacabile, come un fiume sempre uguale a se stesso. Lo consiglio ugualmente a chi affronta ogni giorno con energia, affinché possa rispecchiarsi nelle parola di Dora, una ragazzina che non ha paura di essere se stessa.

“Lydia Yuknavitch anticipa di gran lunga la cultura popolare. Non possiamo dire che non ci abbia avvisato. Il mondo di Dora non solo è possibile, ma è inevitabile. La vendetta è la terapia definitiva” – Chuck Palahniuk

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