Chi dice che un asino non può diventare un medico?!
È ormai dimostrato l’effetto benefico che gli animali hanno su qualsiasi persona, in particolare malati, bambini, detenuti o chiunque abbia bisogno di qualcuno accanto. Infatti accarezzare un cane o un gatto riduce la pressione sanguigna, l’ansia e il battito cardiaco, stimolando la produzione degli ormoni del benessere.
Il termine pet therapy è ormai desueto. I francesi preferiscono definirla “mediazione animale”, proprio perché è questo che fanno cani, gatti, cavalli o asini, mediano con bambini malati costretti a passare ore in ospedale, con i disabili e gli anziani.
È fantastico vedere un cane che aiuta un disabile a vestirsi, aprire cassetti e porte. O un bambino con difficoltà a parlare che impara a ordinare “seduto” e, sentendosi gratificato dal comportamento dell’animale, è incoraggiato a imparare altre parole. O ancora persone che dopo un intervento sono stimolate a muoversi per accarezzare un gatto, fino ai detenuti o tossicodipendenti che grazie all’interazione con i nostri amici a quattro zampe superano le loro difficoltà.
Ovviamente gli animali vanno scelti con cura, addestrati da equipe specializzate, che non sono così facili da reperire. Per questo il ministero ha emanato delle linee guida che descrive i criteri qualitativi per ogni intervento che richiede un animale.
Non vediamo i nostri amici pelosi come dei semplici animali, inferiori in tutto. Impariamo a rispettarli e ad amarli, anche solo un millesimo di quanto loro amano l’uomo, perché per noi possono diventare dei veri angeli custodi. Per approfondire clicca qui!