LibriAMO: David Grossman – Che tu sia per me il coltello
Ho divorato il tuo viso, quella sera. Ti ho vista forse per cinque minuti, ma quei cinque, lunghi minuti ti hanno impressa in me, e già ti conosco a memoria.
David Grossman, nato a Gerusalemme nel 1954, incarna perfettamente lo spirito della città e della propria famiglia. Madre originaria del posto, padre polacco, David riassume in sè la spiritualità, l’ambiguità del confine tra due mondi, tra il mistico e il profano, tra il sacro e il reale. Si trova in lui l’animo profetico yiddish, la dolcezza della vita e il senso d’infinito che ogni cittadino del mondo ha provato almeno una volta.
“Che tu sia per me il coltello” è, a dispetto del nome, una storia d’amore, di bruciante passione. La destinataria è Myriam, che viene notata dal protagonista, Yair, ad una cena di ex alunni. Tra i due nasce una relazione epistolare, più simile ad un rapporto tra confessore e peccatore, nonostante i limiti tra le due figure qui vi risultino sfocati.
Impudico, sfrontato, spesso criptico, questo libro ci trasporta là dove non osiamo ammettere, lasciandoci sempre con il fiato sospeso ed un peso di dubbi nel cuore.
Che dire, come sempre ve lo consiglio di cuore!