Cordone ombelicale.

Ogni anno in America arrivano 80mila rifugiati; volti senza sorriso, in cerca di una casa, di una storia e di un futuro. Ogni anno 80mila persone si privano dei loro amici, delle loro radici e affrontano l’ignoto, forse cercando il miracolo.

Il fotografo italiano Gabriele Stabile ha deciso di raccontare questo distacco ritraendo “il primo passo”, la notte in una qualche stanza, in un discutibile motel. Gli scatti hanno poi dato vita al progetto “Refugee Hotel “. Ci sono volti spaventati, occhi speranzosi; qualcuno è sospettoso, qualcuno prega, altri sonano la chitarra, come per dedicare una nuova canzone d’amore a questa grande America, che si spera abbia posto per tutti.

Voglio condividere con voi questo messaggio poichè credo che, spesso, tutto ci sembri “troppo lontano da noi” per poterlo veramente pensare e sentire. Guardate i loro occhi, sorridete la gioia che hanno perso, combattete affinchè nessuno, da ora in poi, debba trovarsi a perdere tutto, a sperare in tutto, a temere tutto.

 

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