#LaDietadelSorriso: Perdere peso rapidamente? No, grazie!

Si sente parlare spesso di diete che gridano al miracolo, di piani alimentari che promettono perdite di peso strabilianti in tempi rapidi; quasi ogni giorno i media pubblicizzano nuovi prodotti farmaceutici e integratori alimentari che dovrebbero avere effetti portentosi sul dimagrimento.

Ma quanto di vero c’è in tutto questo scenario?

Sicuramente il giro d’affari intorno all’industria farmaceutica/erboristica legata alla perdita di peso è in costante crescita, per non parlare di quanti best-seller si trovano sugli scaffali delle librerie che trattano l’ultima idea di “dieta miracolosa”.

La verità è che il nostro corpo non si sposa con la frenesia dei nostri giorni. La nostra macchina perfetta è programmata per adattarsi con gradualità ai cambiamenti, qualsiasi essi siano.

Potrei fare numerosi esempi su come il nostro corpo rifiuti la rapidità con cui la nostra mente vorrebbe il cambiamento, ma non dilunghiamoci. La scienza afferma che la diminuzione del peso debba essere tra i 2 e i 4 Kg al mese.

Dobbiamo altresì fare un doveroso distinguo: per dimagrimento si intende una perdita di massa grassa in eccesso, di tessuto adiposo costituito da grassi depositati come energia di riserva; fisiologicamente gli studi in materia concordano che essa può essere massimo di 0,7 Kg a settimana (non in condizione di digiuno o di intensa attività fisica). Si definisce invece perdita di peso, la diminuzione di acqua corporea in eccesso, anche detta ritenzione idrica.

Perdite rapide di peso sono pertanto dovute alla liberazione di acqua intrappolata nel corpo, il quale si può “sgonfiare” anche di diversi kg in una settimana! Ma ci non deve illudere perché il bilancio idrico (acqua che entra con l’idratazione meno acqua che esce con diuresi e sudorazione) può propendere in tempi veloci per una perdita di peso, ma altrettanto velocemente può essere sfavorevole per numerosi fattori (consumo eccessivo di sale, assunzione di farmaci, disequilibrio ormonale, ecc.).

Quando una persona in sovrappeso vuole tornare in forma deve tenere in conto di queste considerazioni; innanzitutto dovrebbe verificare se il suo eccesso di Kg sia dovuto maggiormente a grassi o ritenzione idrica e adottare un’abitudine alimentare e uno stile di vita in funzione dei parametri riscontrati. Se ad esempio ha solo grassi in eccesso, per quanto detto sopra, il dimagrimento sarà lento ed è giusto che sia così. Perdite più veloci di peso si potranno pretendere invece in un soggetto con prevalenza di ritenzione idrica, ma in ogni caso è bene che comunque il peso non scenda troppo repentinamente per non creare disequilibri all’organismo. Come detto all’inizio infatti, il nostro corpo non ama cambiamenti rapidi perché verrebbero percepiti come segnali di pericolo.

Mi spiego meglio. Essendo una macchina perfetta, il corpo è regolato da sistemi di autodifesa. Perdite di peso troppo rapide rappresentano un pericolo e il nostro corpo per evitare un veloce deperimento fisico, fa scattare il campanello d’allarme e rallenta il metabolismo basale. Risultato: la persona non riesce più a dimagrire perché il corpo è andato in riserva di consumo di energia. In altre parole, a parità di alimentazione e attività fisica (e quindi di introito energetico) il corpo consuma meno calorie per il sostentamento e quindi potrebbe non bruciare più i grassi di riserva. La conseguenza è che il soggetto per tornare a dimagrire dovrebbe restringere ulteriormente l’introito energetico, riducendo ad esempio le razioni alimentari oppure consumare più energia, facendo più movimento e questo comporta fatica e alla lunga a stancare la persona che tenderà a mollare la corretta abitudine alimentare.

Pertanto non illudiamoci con rapide perdite di peso perché nel medio-lungo periodo possono essere molto controproducenti. Seguiamo i ritmi naturali del corpo, ascoltiamo i segnali che ci manda. Esso comunica molto più di quel che immaginiamo.

A cura di David Ghezzi

autore del libro “Dietro la dieta”

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