LibriAMO: Amélie Nothomb – Riccardin dal ciuffo
Se avete letto qualche mia recensione già lo sapete: Amélie Nothomb è una delle mie più grandi cotte letterarie. Ammiro il suo stile, la sua personalità, i suoi contenuti. Non potevo quindi non parlarvi del suo ultimo libro (che la sottoscritta è riuscita a farsi autografare): Riccardin dal ciuffo.
“in quella guerra sanguinosa e piena di pericoli che è l’amore a volte è possibile anche assaporare un trionfo.”
Il libro altro non è che una rivisitazione, in chiave moderna, della favola di Charles Perrault, Riquet à la houppe (Enrichetto dal ciuffo). Si parla d’amore, si parla d’estetica e di contrasti. Ciò che pare a tutti impossibile diventa reale, i confini si scindono e ci ritroviamo ad amare Deodato, il nostro protagonista, che fin dall’inizio ci viene presentato come irrimediabilmente brutto e deforme.
Più che una favola moderna, la Nothomb ci lascia, ancora una volta, uno spunto di riflessione: chi siamo noi per giudicare una persona al primo sguardo, per decidere cosa è bello? E, soprattutto, quanto conta davvero la bellezza, in una relazione d’amore?
Lo consiglio a tutti, in particolare a chi, in questo momento, non si sente particolarmente felice o soddisfatto del proprio aspetto fisico.
D’altronde, come tutte le fiabe, il lieto fine è sempre la cosa più bella.
“Riccardin dal ciuffo è una favola totalmente moderna perché viviamo nel mondo delle apparenze. Tutto è apparenza. Io stessa che sono una scrittrice e non dovrei apparire, sono in tutti i miei libri perché la gente vuole vedere Amélie Nothomb. Faccio parte dunque di questo mondo di apparenze.” – Amélie Nothomb
A cura di Marjorie Cigoli
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