Secondo intercalare: pronto a vivere un secondo in più?

Cosa fareste se qualcuno vi concedesse un secondo in più nella vita?

Probabilmente a nessuno di voi farebbe differenza, ma in una società dove l’informatica è sincronizzata con tutti i dispositivi, basti pensare ad email, calcoli di rotte aeree, GPS o transazioni bancarie, un secondo potrebbe fare la differenza e portare l’intero sistema al collasso.

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Pochi lo sanno ma la forza delle maree esercitate su un pianeta (come la Terra) dal Sole e i suoi satelliti fanno variare, nel lungo periodo, la sua velocità di rotazione. Tale variazione influisce quindi sulla durata del giorno (24h) di alcune frazioni di secondo. Pertanto, per annullare questa differenza è necessario, ogni tanto, aggiungere un secondo agli orologi. Questo “secondo extra” è detto “secondo intercalare”.

Il 2015 durerà un secondo in più degli altri anni (mi raccomando nel countdown del prossimo fine anno partite da “11!” invece che “10!”). Questo secondo “extra” verrà aggiunto, per volere del International Earth Rotation Service, esattamente oggi (30 giugno 2015). Quindi, dopo le 23.59’59’’ non arriverà il nuovo giorno, bensì le 23.59’60’’. Divertente no?

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Questo evento avvenne anche nel 2012 e molti sistemi informatici, come il social network Linkedin, andarono in crash per l’impossibilità di sincronizzare gli orologi. A tre anni di distanza le aziende sembrano aver imparato la lezione ed essere pronte all’evento. Quindi, tranquilli! Per rimediare applicheranno quello che viene definito “leap smear” che consiste nello spalmare il secondo “extra” nelle 24 ore, annullando in questo modo l’effetto del secondo intercalare.

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