LibriAMO: Italo Calvino – Il sentiero dei nidi di ragno

 

I sogni dei partigiani sono rari e corti, sogni nati dalle notti di fame, legati alla storia del cibo sempre poco e da dividere in tanti: sogni di pezzi di pane morsicati e poi chiusi in un cassetto. I cani randagi devono fare sogni simili, d’ossa rosicchiate e nascoste sottoterra. Solo quando lo stomaco è pieno, il fuoco è acceso, e non s’è camminato troppo durante il giorno, ci si può permettere di sognare una donna nuda e ci si sveglia al mattino sgombri e spumanti, con una letizia come d’ancore salpate.

Ho sempre pensato a queso libro più come un post-it, che come un’opera letteraria in sè. Una nota, nemmeno troppo a piè di pagina; un pro memoria, un pezzetto di carta colorata che ritroviamo tra le pagine della nostra vita.

E proprio come un post-it, questo libro fa sì che alcune cose, alcune persone, alcuni fatti siano fissati nella nostra mente, e nel nostro cuore. Ci ricorda cosa vuol dire casa, Patria. Ci ricorda da dove veniamo, e a chi dobbiamo dire, ogni giorno, grazie. Ci ricorda quali sono i veri valori della vita, le vere priorità. Che non si trovano in una casa accogliente, ma lassù, tra montagne e boschi. Questo libro mi ricorda la generazione di mio nonno, di tutti quelli che l’Italia posso realmente dire di averla costruita.

E per questo magnifico pro memoria devo ringraziare, ancora una volta, Italo Calvino.

Buon 25 aprile a voi,

da Il Sorriso Quotidiano.

E da Marge.

Arrivare e non aver paura, questa è la meta ultima dell’uomo.

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