LibriAMO: Virginia Woolf – La signora Dalloway

L’unica consolazione della vecchiaia, pensò Peter Walsh, uscendo da Regent’s Park, col cappello in mano, era proprio questa: le passioni restano forti come sempre, ma almeno si guadagna – alla fine! – quella capacità che dà all’esistenza il suo gusto supremo – la capacità di tenere l’esperienza nelle proprie mani, e di volgerla, con una lenta rotazione, verso la luce.

Mi chiedo sinceramente perchè non vi avessi ancora parlato di Virginia Woolf. No, dico sul serio.

Dall’uso dei così detti “moments of being”, alla perspicacia nell’inquadrare tipi e personaggi, tutto fa di lei una delle più grandi donne che la letteratura posa mai vantare. La Woolf presenta tutta la sua società, quella borghese spicciola, la parte viscida di Londra, e quella nobile e reale a cui tende tutta la civiltà, i sobborghi poveri – quasi tralasciati, sullo sfondo – la gente infima, i colti, i belli e quelli brutti, orrendi e emarginati dalla società. Perché l’Inghilterra in fondo è snob, come Clarissa.

L’amore di una donna per le donne, tema molto caro alla Woolf, lo snobbismo di un popole e di un Paese, il continuo alternarsi tra l’amore e il disgusto. Mrs. Dalloway è, a mio avviso, un magnifico ritratto di un’epoca che, a cicli, no nfa altro che ripresentarsi sempre uguale.

Peter ne sapeva più di tutti gli altri. Peter l’aveva sempre aiutata, Peter le aveva prestato i libri. Ma poi, guardate che donne aveva amato – volgari, insignificanti, banali. Pensate a Peter innamorato – era venuto a trovarla dopo tanti anni, e di chi s’era messo a parlare? Di sé. Che orrenda passione! pensò. Che passione degradante!

Come solito ve lo consiglio di cuore!

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Commenti

  • Una delle mie scrittrici preferite nonché una delle più grandi conoscitrici delle infinite sfumature dell’ animo umano. Adoro questo libro…l’ ho sempre accettato così com’ è senza tentare di dargli un’ interpretazione…sarebbe come tentare di interpretare i pensieri sconnessi che ci attraversano ogni giorno e questo credo farebbe perdere loro di significato. Bella recensione ragazzi!

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