La penisola che non c’è.
Sono sul treno e con me c’è Rusha. É indiana, di Calcutta per la precisione. Sta viaggiando con me; direzione Cremona, la città del violino, del torrone e del Torrazzo.
Trovo sorprendente, amici miei, come una piccola indiana uscita da non so quale manga abbia così tanto amore e così tanta passione per un Paese, l’Italia, che nemmeno noi italiani abbiamo.
Mi ha fatto, e non sto scherzando, una lista dei luoghi che vuole vedere. Sono 34, ne conosco 20.
Ve ne parlo perché credo, lettori e lettrici, che ognuno di noi debba imparare qualcosa da lei oggi.
Impariamo ad amare il nostro Paese, impariamo ad innamorarcene ogni volta con lo stesso trasporto. Conosciamo le nostre città, troviamo i motivi che ci rendono orgogliosi di essere italiani, senza dover necessariamente collegarlo ad una partita di calcio.